Ogni individuo ha dei pilastri fondamentali che lo guidano nel percorso di vita e lo accompagnano nella sua quotidianità; tra questi spesso ci sono la famiglia e la salvaguardia del proprio patrimonio.
Se sei tra coloro che hanno nel cuore famiglia e salvaguardia patrimoniale, sicuramente almeno una volta nella vita, magari in un momento di difficoltà, ti sarai chiesto: “Cosa accadrebbe se d’un tratto non fossi più in grado di gestire il tutto? E quando non ci sarò più, come faranno i miei figli?
La quotidianità è così veloce che sono domande che nascono solo la sera, prima di addormentarsi… e che il mattino seguente si sono già perse perché la luce ci richiede di riprendere la corsa. Il nostro cervello si autocura, con il tempo resetta dolore e timori.
Così… ci si convince che per il momento non serve pensarci, si dà per scontata la propria lucidità e l’esserci a lungo. La voglia di vivere prende il sopravvento e di nuovo si corre per fare, per creare, per produrre, pensando che così facendo si stiano tutelando Famiglia e Patrimonio.
Ma sei sicuro che lo stai facendo davvero, e nel modo migliore?
Da professionista che ha scelto di fare della tutela della famiglia e del patrimonio uno dei propri obiettivi professionali, troppo spesso ci troviamo di fronte a problematiche da risolvere solo perché le persone non ci hanno pensato in tempo.
A volte, infatti, non attuare un minimo di prevenzione o previsione vuol dire lasciare che sia la vita a decidere il destino del proprio patrimonio e degli equilibri familiari nel gestirlo… Questa, purtroppo, non è reale tutela della propria famiglia e del proprio patrimonio!
Dare per scontato che i propri eredi siano in grado di gestire in modo lucido e sereno il nostro patrimonio quando non ci saremo più, è solo darsi una scusa per non assumersi la responsabilità delle scelte quando si è in grado di farlo.
Dividere il proprio patrimonio tra gli affetti, fa nascere dinamiche emotive e razionali all’interno della famiglia che sicuramente non sono semplici da gestire. Ma perché lasciarle a chi si ama?
Riteniamo sia un gesto di affetto profondo nei confronti dei propri familiari gestire il passaggio generazionale del proprio patrimonio quando si è ancora in grado di prendere decisioni serene.
Vanno quindi superate la paura e la difficoltà di accettare che non saremo qui per sempre. Si deve cercare di focalizzarsi su unico obiettivo e rivolgere a sé stessi una domanda chiara, lucida, pragmatica e altruista: “Cosa devo fare veramente per tutelare le mie fatiche e il mio patrimonio per le generazioni future?”
Professionisti di fiducia possono aiutarti ad unire cuore e mente per prendere le tue decisioni con serenità, nel rispetto di te stesso, della tua vita e dei tuoi affetti.
Servizio Agoràpro collegato a questo articolo: Accompagnamento al passaggio generazionale e alla pianificazione testamentaria |
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